San Valentino...amato e odiato. Ma chi era veramente?
- Teatro dell'Ozio
- 12 feb 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Domenica 14 Febbraio si festeggia San Valentino. Festa degli Innamorati, giorno amato e odiato a seconda se si è soli o in compagnia...
Ma chi era veramente San Valentino?

Nato in una famiglia Patrizia di Terni nel 176 d.c., si convertì al cristianesimo e diventò vescovo della sua città nel 197 d.c. a soli 21 anni.
Mentre si trovava a Roma per convertire i pagani e predicare il Vangelo fu invitato dall'imperatore Claudio II il Gotico ad abiurare alla sua fede.
Valentino rifiutò e cercò addirittura di convertire l'imperatore stesso.
Dopo averlo garziato dalla pena capitale, Claudio II lo "affidò" ad una nobile famiglia perchè lo tenesse a bada.
Ma Valentino non desistette però dalla sua predicazione e venne arrestato una seconda volta dal successore di Claudio, Aureliano.
Questa volta, nonostante la popolarità che Valentino si era procurato, i soldati lo portarono sulla via Flaminia e lì fu decapitato il 14 febbraio 273, all'età di 97 anni (!).
Nel 496 il Papa Gelasio I dedicò questa data al nome del Santo martire, sostituendo così la precedente festa pagana delle Lupercalia.
La diffusione della festa, soprattutto in Francia e in Inghilterra, si deve ai monaci benedettini che, essendo affidatari della Basilica di San Valentino a Terni, ne propagarono il culto nei loro numerosi monasteri.
Ma perchè è il patrono degli innamorati?
Dobbiamo per questo rifarci a qualche "storia" popolare riguardante la sua vita e i suoi miracoli.
La più triste riguarda il matrimonio contrastato fra la cristiana Serapia ed il pagano Sabino.
Dopo aver vinto l'opposizione dei genitori di lei, Sabino scoprì che la ragazza aveva una grave malattia.
Sabino chiamò Valentino al capezzale della giovane ormai morente, chiedendo la grazia di non essere mai separato dall'amata.
Il Santo, dopo averlo battezzato, lì unì in matrimonio, e poco dopo i due morirono insieme.
Un'altra storia racconta dell'affettuoso messaggio di addio di Valentino, poco prima di essere decapitato, indirizzato alla nobile figlia del suo primo custode carceriere.
Dopo averla miracolata ridandole la vista era rimasto a lungo legato teneramente a lei.
Il messaggio finiva con le parole: "...dal tuo Valentino...".

La più romantica arriva dagli Stati Uniti e ci narra di due litigiosi innamorati a cui Valentino andò incontro porgendogli una rosa (senza spine si spera...) invitandoli a tenerla stretta nelle loro mani unite.
I due giovani se ne andarono riconciliati.
Secondo altri invece il Santo fece volare intorno ai due giovani due coppie di piccioni che cominciarono a scambiarsi in volo affettuose effusioni.
Impressionati da tanto amore i due se ne andarono "come due piccioncini".
Non c'è dubbio comunque che verso la metà di febbraio la primavera sia già alle porte e si sa che, giusto in questo periodo, iniziano nel mondo animale i primi amori ed i primi accoppiamenti.
E gli umani non fanno differenza.....
Che fare per San Valentino?
Certamente è graditissimo un pensiero scritto su una "valentina", il biglietto tipico di questa festa, oppure una rosa, un piccolo mazzo di fiori, o i sempre buoni "Baci"...
Se la per la sera non volete optare per un ristorantino rilassante, beh, seguite il nostro blog per dei consigli semplici e di effetto per una cena facile ma meravigliosa!
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